Pandemia di Fake News da Coronavirus

Oggi consultare continuamente lo smartphone ci permette di mantenerci ancorati al nostro contesto sociale a sentirci uniti anche se distanti. Aumentare i tempi davanti allo schermo ci sovraespone a una moltitudine di notizie la cosiddetta infodemia. Ovvero informazioni, talvolta non vagliate con accuratezza, che rendono difficile orientarsi su un determinato argomento per la difficoltà di individuare fonti affidabili (http://www.treccani.it/vocabolario/infodemia_%28Neologismi%29/). Gruppi whatsapp, pagine Facebook inondate da notizie di cure miracolose, possibili complotti, indicazioni sui farmaci da non utilizzare. Districarsi in questa pandemia di Fake news da Coronavirus è difficile. Spesso per economia cognitiva non verifichiamo e automaticamente ricondividiamo con i nostri amici e parenti. Nel momento di forte preoccupazione e incertezza che stiamo vivendo da coronavirus, questo flusso di false informazioni diventa virale e incontrollabile. Le notizie da verificare diventano una moltitudine, l’attività critica si indebolisce finendo per non farci controllare e verificare più nulla.

COSA CI SPINGE A CONDIVIDERE FAKE NEWS?

 Perché lo facciamo?  Perché una fake news ha titoli sensazionali, che catturano l’attenzione e “firmati da sedicenti esperti di medicina o politica.  Chi la legge ha la percezione di essere entrato in contatto con qualcosa di clamoroso e così scatta il desiderio di condividerla. La motivazione può essere guidata dal volersi sentire utili condividendo ad esempio notizie su farmaci portentosi o su come evitare il virus.  Oppure si condivide per dimostrare che si è informati e si ha accesso a fonti che gli altri non conoscono. Questi meccanismi rendono virale la diffusione di fake news. Sentire o leggere la stessa cosa più di 10 volte, da fonti diverse e da persone conosciute nella nostra mente permane come verità. L’atteggiamento più corretto è essere critici e fare ricerche. Le persone tendono a “credere e basta” perché ciò comporta un minore dispendio di energie mentali e di tempo.

COME EVITARE IL CONTAGIO DI NOTIZIE FALSE DA CORONAVIRUS?

Le false informazioni non solo generano disinformazione ma aumentano la possibilità di mettere in atto comportamenti a rischio. Le notizie che minimizzano il rischio di contagio possono contribuire a far aggirare le direttive: proteggersi e restare a casa.

 

4 PASSI PER IMMUNIZZARSI DALLA PANDEMIA DI FAKE NEWS

 

  1. Diffidare
    Una notizia che leggiamo non è sempre vera solo perché scritta o perché ci viene inoltrata da un amico o un familiare. Anche testate famose e importanti possono cadere nella “trappola” informazioni false per trascuratezza nel verificarne la fonte.

 

  1. Orientarsi
    Questo non significa dubitare di tutto e tutti, o pensare che tutti mentano e vogliano ingannarci. E’ necessario costruirsi delle coordinate per orientarsi in questa infodemia.

 

La prima cosa da fare è iniziare a consultare le fonti ufficiali:

  1. Aspettare
    Quando ricevete una notizia “sensazionale” non condividetela nell’immediato. Messaggi con incitazioni allarmanti che spinge a mostrarlo immediatamente a qualcun altro molto probabilmente è stato costruito con quel proposito. Per capirlo meglio la prima cosa da fare è aspettare, studiare la notizia, domandare a chi ce l’ha mandata come l’ha avuta. Rispetto agli audio: sentire qualcuno dire di essere uno specialista di un prestigioso ospedale non fa di quella persona chi dice di essere. Anche qui aspettiamo, riflettiamo, facciamo ricerche.
  2. Controllare
    Basta inserire in un motore di ricerca parole chiave della notizia o il nome dell’esperto per verificare la veridicità della notizia. Da anni controllare è diventato facilissimo, grazie alle molte fonti accessibili online. Per esempio in una notizia che inizialmente riportava l’efficacia della vitamina C nella lotta al coronavirus basta inserire le parole chiave: vitamina C e Coronavirus.

 

Contrastare la pandemia di fake news orientandosi nel mare dell’infodemia ci aiuta a non rendere virale allarmismi e paure e salvaguardare il nostro benessere mentale.

Il video della Dott.ssa Laura Collevecchio sull’argomento: Pandemia di Fake News da Coronavirus.

Dott.ssa Laura Collevecchio

Psicologa Clinica presso l’università “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzata in psicoterapia: Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Sistemico-Relazionale, presso Istituto Abruzzese di Psicoterapia Familiare di Teramo.

Nel tempo la mia formazione si è arricchita di nuovi aspetti e contenuti riguardanti la Psicologia Alimentare e l’ambito della Psicologia dello Sport.