Ti senti spossata/o, stanco, senti di avere più del solito stati di ansia o di agitazione? Provi irrequietezza, rabbia, hai sbalzi di umore? Se in questo periodo ci sono giorni in cui queste sensazioni spiacevoli ti accompagnano e inizi a demotivarti nel rispettare le regole di contenimento della pandemia, a desiderare fortemente una libertà ed una normalità appartenenti al passato, è possibile che stai manifestando la tua Pandemic Fatigue. Secondo l’OMS si tratta di una condizione di stress fisico e psicologico. Una vera e propria stanchezza che si traduce in sintomi corporei, mentali emotivi e comportamentali. Tali segnali possono variare da persona e persona sia come frequenza che intensità. Un prolungato manifestarsi di tali sintomi può avere come conseguenza l’insorgere di altre problematiche somatiche mentali e comportamentali. Ad esempio tachicardia, insonnia, vertigini e capogiri, perdita o aumento dell’appetito, coliti, caduta di capelli.

Cosa possiamo fare?

Innanzitutto dopo una attenta auto osservazione ci si può rivolgere ad un professionista per accertarsi che si tratta di Pandemic Fatigue. E’ importante accertarsi che all’origine non ci siano altri fattori scatenanti o altre problematiche. Sono da prediligere le tecniche che promuovono rilassamento psicofisico quindi la meditazione, il Training Autogeno, lo yoga, la camminata consapevole, la Mindfulness.

Per saperne di più

Tra queste prediligo e pratico la meditazione, il Training Autogeno, la camminata consapevole e la Mindfulness. Sono strumenti semplici e molto potenti che se correttamente appresi possono essere utilizzati ed avere molteplici benefici. Oltre ad un corretto apprendimento necessitano di pratica, di allenamento. Ciò che è stato più utile per me è stato apprenderli con un esperto. Le prime volte in particolare, avere una voce rassicurante che ci guida nel rilassamento rende il tutto più bello ed efficace. Il Training Autogeno, la Mindfulness e la meditazione sono strumenti che apportano molteplici benefici. Se desiderate saperne di più potrete avere maggiori informazioni presso Studio2.0.

dottoressa Silvia Pasquali